domenica 18 maggio 2014

Un progetto, il futuro, un nuovo modo di comunicare col "mondo"...

A me questo PON basato sul “Giornalino“ piace molto perché in questo modo sto conoscendo il giornalismo e alcune stragi mafiose e la vita dei nostri cittadini più importanti. Infatti, ogni volta che abbiamo questo progetto noi insieme a un collaboratore, che nel mio caso è Giuseppe Lisotta, scriviamo degli articoli molto interessanti. Abbiamo scritto sul Giornalismo, sulla mafia, scrivendo anche di alcune persone che la mafia ha ucciso. E poi ognuno di noi ha scelto una persona che è stata molto importante per il paese e io ho scelto Placido Rizzotto. Questa esperienza mi sta piacendo molto perché stiamo conoscendo nuove cose. 
Simone Giovanni Pecorella

Il nostro gemellaggio con la Toscana


La famosa piazza di Siena
Il viaggio di istruzione è cominciato il 4 maggio davanti la piazza “Falcone e Borsellino” alle ore 16:00. Abbiamo preso il pullman e siamo andati al porto di Palermo, dove ci siamo imbarcati sulla nave “Snav Sardegna” e siamo sbarcati a Napoli, da dove abbiamo proseguito in pullman per Montecatini Terme. Appena siamo arrivati all’hotel, abbiamo lasciato le valigie e siamo andati a fare il primo incontro di gemellaggio con gli alunni della Toscana, che alla fine ci hanno offerto pane con la nutella e con l’olio. A sera siamo tornati in hotel, dove abbiamo cenato e siamo andati nelle nostre camere a dormire. Il secondo giorno ci siamo svegliati alle 7:30, abbiamo fatto colazione e, alle 8:00, siamo saliti sul pullman per andare a Montemurlo, dove ha abbiamo fatto il secondo incontro.

Grazie a questo viaggio abbiamo conosciuto una regione straordinaria come la Toscana

Il 4 Aprile 2014 è cominciata la nostra prima gita verso la Toscana. Siamo arrivati a Palermo verso le 5 del pomeriggio, abbiamo trascorso la notte nella nave. Il mattino seguente, arrivati a Napoli, siamo partiti alle 8:00 e abbiamo fatto cinque ore di autobus e finalmente siamo arrivati in Toscana. Il nostro primo incontro di gemellaggio l’abbiamo fatto con gli alunni della scuola di Serravalle Pistoiese,  con la nostra preside e i docenti e il sindaco abbiamo parlato dell’alimentazione e ci siamo confrontati. Poi, il giorno dopo, ci siamo incontrati con la scuola di Montemurlo. Alla fine del confronto, ci hanno offerto il loro pane tipico con l’olio. Abbiamo continuato la mattinata visitando Pisa, mentre nel pomeriggio siamo stati a Lucca. L’ultimo incontro di gemellaggio l’abbiamo fatto giorno mercoledì 7 a Firenze con le classi gemellate rimanenti. Grazie a questo gemellaggio, non solo abbiamo avuto la possibilità di conoscere questi ragazzi toscani, ma abbiamo anche conosciuto le loro tradizioni e le loro abitudini alimentari con le differenze piccole che vi sono.
Alessia Salemi
Letizia Provenzano

Viaggio d’istruzione in Toscana

Sulla nave
Ci siamo incontrati in Piazza Falcone e Borsellino alle 16:00 e, saliti sul pullman, ci siamo avviati verso Palermo. Arrivati a Palermo, siamo saliti sulla nave e alle ore 20:00 ci siamo diretti verso Napoli. Appena scesi, ci siamo incamminati in pullman verso Montecatini Terme. Il giorno seguente siamo stati a Pisa e abbiamo visto la torre pendente; il pomeriggio siamo stati a Lucca e abbiamo girato la città; la sera siamo andati in pizzeria e abbiamo mangiato la pizza. Poi siamo andati a Firenze, dove abbiamo visitato una scuola d’arte e ci siamo incontrati con le scuole gemellate e abbiamo anche visto i bei monumenti. Siamo andati anche a Siena, poi abbiamo pranzato in Umbria e ci siamo diretti a Napoli, dove abbiamo preso la nave e siamo tornati a Palermo. Infine, abbiamo preso il pullman e siamo andati a Corleone. È stata davvero una bella esperienza!!!
Chiara Marsalisi
Simona Di Puma
Michela Russo Diesi
Vincent Giacopello
Letizia Provenzano

mercoledì 14 maggio 2014

Il gemellaggio. Un lungo viaggio per vedere le meraviglie della Toscana


Firenze - Palazzo Vecchio
Il 4 maggio 2014 di pomeriggio tutte le classi III e una II della scuola media statale sono partite da Corleone per un viaggio nel centro-nord dell’Italia, per fare un gemellaggio con alcune classi di scuola media della Toscana e per visitare le città più importanti. Appena arrivati a Palermo, ci siamo diretti al porto, dove ci siamo imbarcati sulla nave SNAV intorno alle ore 20:00. Sulla nave abbiamo cenato con cena a sacco. Dopo una notte in nave siamo arrivati verso le 7:00 del mattino al porto di Napoli, dove abbiamo conosciuto il nostro autista napoletano Ciro, che ci ha accompagnati per tutta la gita. Dopo circa 5 o 6 ore di viaggio in autobus, siamo arrivati a Montecatini Terme, dove ci siamo sistemati ognuno nelle nostre stanze. Ci hanno dato circa una ora di tempo e, dopo un cambio d’abito e una doccia veloce, abbiamo incontrato la prima delle tre scuole gemellate. La nostra preside, insieme ai professori dell’altra scuola, hanno parlato di alimentazione. Successivamente, la sera siamo andati a mangiare la pizza in un ristorante là vicino per poi tornare in albergo per il primo pernottamento.

Il gemellaggio. La nostra gita in Toscana


Il David di Michelangelo
Quest’anno la gita di terza media è stata fantastica: abbiamo avuto l’opportunità di fare un gemellaggio con alcune scuole della Toscana. Siamo partiti il 4 maggio 2014 dalla piazza Falcone e Borsellino alle ore 16.00 e ci siamo recati a Palermo per imbarcarci con la “SNAV-Navi Veloci” alle ore 20.00. Abbiamo pernottato sulla nave e la mattina alle 7.00 siamo arrivati a Napoli. Qui abbiamo conosciuto Ciro e Raffaele, i nostri autisti che ci hanno accompagnato per tutto il viaggio.
Dopo sei ore di viaggio in autobus siamo arrivati a Montecatini Terme, dove avevamo l’hotel. Nel pomeriggio siamo andati a Serravalle Pistoiese, dove abbiamo incontrato i nostri compagni di gemellaggio. La sera siamo ritornati nella città dove avevamo l’hotel e la sera siamo andati a mangiare una pizza tutti insieme. L’indomani mattina abbiamo fatto colazione e siamo partiti verso Pisa, dove abbiamo visto i monumenti principali della città e abbiamo pranzato lì.

Gemellaggio. In Toscana...


La famosa Torre di Pisa
La gita di 3° anno si è svolta in Toscana. Siamo partiti il 4 maggio da Corleone alle ore 16:00 e poi alle 20 siamo partiti con la nave verso Napoli, dove abbiamo conosciuto altri ragazzi di Marsala diretti verso Napoli. Al porto siamo arrivati alle 6:30 di mattina, poi abbiamo proseguito verso Montecatini facendo 6 ore d autobus. Abbiamo visitato diversi monumenti e luoghi di Firenze, Lucca e Pisa. Poi abbiamo incontrato i nostri compagni  della scuola di Serravalle Pistoiese, di Montemurlo, di Cecina e di Arezzo, ai quali abbiamo fatto vedere i nostri lavori. Questa visita di istruzione è stata molto interessante perché ci ha dato la possibilità di socializzare con altri ragazzi e di conoscere nuove regioni italiane e nuove città d’arte. Noi siamo contenti di quello che abbiamo visto, anche perchè crediamo che non avremo più questa possibilità .   
Simone Cancemi
Roberto Sabatino                                             

Il nostro viaggio in Toscana


Foto di gruppo a Firenze
Il viaggio d’istruzione di questo anno è stato molto bello perché ha dato la possibilità a noi ragazzi di Corleone di incontrare altri compagni di alcune scuole della Toscana. Siamo partiti giorno 4 maggio 2014 da piazza Falcone e Borsellino alle ore 16.00. Poi abbiamo preso l’autobus per Palermo, dove ci siamo imbarcati con la nave “Snav Sardegna” alle ore 20.00. L’indomani siamo sbarcati a Napoli e dopo circa sei ore di viaggio in pullman siamo arrivati a Montecatini, dove ci aspettava il pranzo in hotel. Durante il pomeriggio siamo andati a Serravalle Pistoiese, dove abbiamo incontrato gli alunni delle classi con noi gemellate. Abbiamo presentato i nostri lavori, facendo vedere un video su Corleone ed anche loro ci hanno fatto vedere un powerpoint sulle attività svolte. La sera siamo ritornati a Montecatini e siamo andati a mangiare una pizza insieme.

Corleone, il gemellaggio. La presentazione del "ballo della cordella"

Il ballo della cordella
Quest’anno la scuola media di Corleone si è gemellata con una scuola media di Montemurlo, in Toscana. Il 1° Aprile 2014 gli alunni della scuola media di Montemurlo sono arrivati qui a Corleone, precisamente in via F.CRISPI, ospiti della casa Caponnetto, dove ha sede la cooperativa “Lavoro e non solo”. Noi alunni di Corleone li abbiamo incontrato proprio lì ed abbiamo fatto delle foto con loro. Poi siamo andati al comune dove c’era il sindaco Lea Savona che ci ha accolto con molto entusiasmo e ci ha parlato dell’importanza di creare nuove amicizie e del progetto gemellaggio che ci ha dato la possibilità di conoscere altre realtà. In seguito siamo andati in Chiesa Madre dove la Prof.ssa La Neve ha spiegato le opere e le statue della chiesa. Poi siamo andati in villa dove alcuni di noi hanno spiegato le bellezze della villa ai compagni della Toscana.

Corleone, il gemellaggio. Il pranzo-buffet con i cibi tipici della nostra terra


Il pranzo-buffet
Il primo  aprile gli alunni della scuola media di Montemurlo, con cui eravamo gemellati, sono venuti qui a corleone e sono andati ad abitare nella casa Caponnetto, un edificio confiscato alla mafia. Noi ragazzi di Corleone il pomeriggio li abbiamo raggiunti alla casa Caponnetto situata in via Francesco Crispi. Abbiamo fatto qualche foto insieme a loro e poi li abbiamo condotti al comune di Corleone, dove il sindaco Lea Savona ci ha accolto nella sua sala e ci ha parlato dell’importanza di questo progetto che ha visto coinvolte le classi terze della scuola media di Corleone e le classi terze della scuola media di alcuni paesi della Toscana. Il sindaco ha detto anche di essere orgogliosa del suo paese e dei suoi abitanti, soprattutto di noi ragazzi che con le nostre attività abbiamo fatto conoscere il nostro paese in maniera diversa di come di solito viene conosciuto.

Corleone, il gemellaggio. A conoscere il paese: l'ex monastero del SS. Salvatore

Il giardino del SS. Salvatore
A Corleone per un paio di giorni sono venuti a trovarci dei ragazzi della scuola media di Montemurlo in provincia di Prato (Toscana) per completare il progetto di gemellaggio con la nostra scuola “G. Vasi”. Noi abbiamo fatto vedere loro i posti più belli e interessanti del nostro paese: la chiesa Madre dedicata a San Martino vescovo, il municipio, la cascata delle due rocche, la villa comunale sita nella piazza dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Questi ragazzi sono stati ospitati  nella casa “Caponnetto” in via Francesco Crispi. Nel pomeriggio li abbiamo portati al municipio per un incontro con il sindaco. Subito dopo essere usciti dal municipio siamo andati in chiesa madre dove la professoressa La Neve ha spiegato a questi ragazzi la vita che hanno fatto i nostri due santi San Leoluca e San Bernardo e le origini della chiesa Madre.

Corleone, il gemellaggio. L'incontro in municipio col sindaco e le autorità


L'incontro in municipio
Lo scorso primo Aprile (e non è un pesce d’Aprile), sono arrivati a Corleone i ragazzi della scuola media di Montemurlo, in Toscana, per visitare le meraviglie del nostro paese. Hanno alloggiato nella casa Caponnetto, un edificio confiscato alla mafia in via Francesco Crispi e  insieme ai ragazzi della scuola media “Giuseppe Vasi “di Corleone hanno visitato il paese. Per primo è stato il Municipio ad ospitare tutti i ragazzi, dove il nostro sindaco Lea Savona  ha tenuto un discorso sui progressi che erano stati fatti per ravvicinare il paese di Montemurlo al paese di Corleone. Dopo il sindaco ha dato la parola al preside della scuola di Montemurlo che ha tenuto anch’egli un ottimo discorso.

Corleone, il gemellaggio. Nella sede della coop "Lavoro e non solo"


L'incontro alla coop "Lavoro e non solo"
Quest’anno la scuola media “G. Vasi” di Corleone si è gemellata con una scuola media della Toscana, precisamente la scuola media di  Montemurlo, i cui alunni il 1° Aprile 2014 sono arrivati qui da noi. Con loro abbiamo girato per Corleone. Ci siamo incontrati in Via F. Crispi, dove si trova la cooperativa “lavoro e non solo”, e qui abbiamo fatto delle foto con loro. In seguito siamo andati al comune, dove ci ha ricevuto il sindaco, che ha accolto i Toscani, e poi abbiamo proseguito verso la Chiesa Madre, dove una professoressa ha fatto da cicerone, spiegando un po’ le opere e le statue della chiesa. Finito l’incontro in chiesa, siamo andati in villa comunale, dove alcuni ragazzi corleonesi hanno spiegato le bellezze della nostra villa ai Toscani. La sera i ragazzi Toscani hanno visto con noi un documentario su Bernardo Provenzano, che è stato molto interessante e istruttivo. Verso le 21:00 i ragazzi sono andati a “casa Caponnetto”, dove si sono sentiti come a casa loro.

Corleone, il gemellaggio. L'incontro con i ragazzi di Montemurlo (Prato)

L'incontro con i ragazzi di Montemurlo
Il primo Aprile 2014 sono venuti qui a Corleone i ragazzi con cui stiamo facendo il gemellaggio della scuola media di Montemurlo, in Toscana. Noi da scuola siamo andati nei locali della cooperativa LAVORO E NON SOLO, dove  i ragazzi di Montemurlo ci stavano aspettando. Da li  siamo andati al comune, dove il sindaco ci ha accolti e ci ha parlato dell’importanza di conoscere altri ragazzi. Poi, insieme a loro, siamo andati a visitare la chiesa madre, dove la  professoressa Maria La Neve ha spiegato  loro le bellezze artistiche e architettoniche della  chiesa. Poi siamo andati in villa e abbiamo spiegato loro come era composta. I ragazzi di Montemurlo  ci hanno chiesto se la sera potevamo andare dove alloggiavano per  vedere un film legato alla mafia corleonese. Poi il giorno dopo sono venuti a vedere la scuola e noi abbiamo preparato un balletto. Di pomeriggio siamo andati a visitare le cascate delle due rocche e l’ex monastero del Santissimo Salvatore.
Simone Cancemi

Giobbe Melodoro

Corleone, il gemellaggio. In giro per il paese con i ragazzi della Toscana…

Alla Cascata delle Due Rocche
Lo scorso primo aprile una classe della scuola media di Montemurlo in Toscana è venuta a Corleone per completare il lavoro del gemellaggio fatto con una delle nostre classi della scuola media “G. Vasi” di Corleone: la 3D. La mattina di quel giorno i nostri ragazzi li hanno accolti con una tarantella siciliana tipica del nostro paese e sono stati proprio loro a ballarlo sotto la guida della professoressa Pocorobba, che ha creato i passi della danza. Dopo il balletto tutte le professoresse, insieme a tutti gli altri ragazzi della Toscana e di Corleone sono stati invitati a degustare i nostri piatti più buoni e gustosi … Successivamente alcuni dei ragazzi Corleonesi li hanno accompagnati in una specie di viaggio d’istruzione che comprendeva una visita alle Due Rocche, che attraverso qualche domanda sembra siano rimasti stupiti della grande bellezza della magnifica scena che questi paesaggi offrono.

martedì 13 maggio 2014

Dal diario dei volontari che lavorano sui terreni confiscati alla mafia...

























A seguire la sintesi di alcune pagine di diario dei giovani volontari toscani che, nel 2005, sono arrivati a Corleone per aiutare i soci della cooperativa sociale "Lavoro e non solo" a coltivare i terreni confiscati alla mafia. Leggendo quel diario, ci è sembrato di partecipare anche noi a questa fantastica esperienza... 

Corleone, raccolto tanto pomodoro per fare la famosa "passata"...

Un giorno i ragazzi erano nei campi e mancava quasi tutto il gruppo scout, perchè otto di loro avevano deciso di voler rimanere da "civili volontari". La carica era talmente alta perchè erano state raccole 100 casse di pomodori e la Cooperativa aveva quantità necessarie per produrre la famosa passata di pomodoro. Nel pomeriggio i ragazzi sono andati in visita alla cooperativa NoE che fa parte, come di "lavoro non solo", di LiberaTerra. Passarono tanto tempo insieme. Questa cooperativa, oltre alla terra coltivata, ha un casolare, una ludoteca e una sala polivalente; inoltre ha un bellissimo maneggio, dove c'erano molti bambini e ragazzi che facevano equitazione e ippoterapia .Dopo aver cenato, hanno parlato con il Presidente della Cooperativa che ha spiegato loro com'era nata e quali erano le prospettive di sviluppo della cooperativa. Infine hanno assistito al concerto di un cantante siciliano.
Gianluca Puccio
Provenzano Letizia

Marta Di Frisco

Per non dimenticare... Placido Rizzotto

L'ingresso della foiba di Rocca Busambra
Leggendo una pagina di diario dei ragazzi della Toscana, abbiamo capito che lavorare nei campi confiscati dalla mafia è abbastanza pesante. In questa pagina si parla della giornata trascorsa a Rocca Busambra per deporre le due targhe sulla foiba dove fu buttato il cadavere di Placido Rizzotto, 57 anni fa. I ragazzi della Toscana insieme ai segretari della Camera del Lavoro di Corleone e della Toscana e all’ex sindaco di Corleone Pippo Cipriani, sono andati sul posto arrampicandosi su rocce, camminando a piedi o stando in piedi dietro il camioncino della Cooperativa Non Solo, sventolando le bandiere dell’ ARCI e della CGIL.

Un’ esperienza fantastica: la visita alla casa di Peppino Impastato!

Casa Impastato a Cinisi
Una mattina dei giornalisti del TGS sono andati a fare delle domande ai ragazzi che partecipano al progetto “LIBERARCI DALLE SPINE”. Hanno risposto molti ragazzi, hanno anche spiegato il perché della loro scelta di andare a lavorare nelle terre confiscate. Un ragazzo ha parlato della loro avventura in un vigneto. Il ragazzo ha raccontato che la mattina quando è andato nel vigneto per togliere le legna spinose della vigna, si è fatto molti graffi e di conseguenza ha usato molto disinfettante. Nel pomeriggio tutti i componenti del progetto sono andati a Cinisi nella casa di PEPPINO IMPASTATO. La sera hanno cenato nel ristorante del fratello di Peppino, GIOVANNI IMPASTATO. Giovanni disse ai ragazzi che potevano fare qualsiasi domanda anche la più personale, perché lui avrebbe risposto a tutto. I ragazzi alla fine hanno regalato a Giovanni una maglietta di LIBERA come quella che usavano per andare nei campi, hanno messo tutte loro firme; in quella maglietta c’ era una macchia di pomodoro e una scritta che dice “LA MACCHIA RIMANE. IL RICORDO ANCHE”.
Simone Giovanni Pecorella
Giuseppe Lisotta 

I ragazzi dei campi hanno incontrato il sindaco di Corleone

Il 22 agosto 2005 i ragazzi toscani si sono divisi in due gruppi perché c’erano due appezzamenti di terreno diversi da coltivare, il paesaggio era bellissimo. Rai tre Sicilia è andato a fare un intervista a questi ragazzi e nel pomeriggio hanno fatto un incontro con il sindaco e il vicesindaco di Corleone . Un incontro dove Maurizio Pascucci ha donato al sindaco alcuni pomodori rossi che avevano raccolto la mattina. Hanno chiesto al sindaco se si poteva visitare la casa di Totò Riina, che era stata confiscata e trasformata nella scuola agraria, mentre adesso è stata consegnata alla Guardia di Finanza. Purtroppo il fatto che sia una caserma rende impossibile aprirla al pubblico benché si tratti di un luogo simbolo della lotta antimafia. Si augurano che il sindaco possa fare qualcosa per farla visitare. La sera sono andati tutti in centro dove c’è stato uno spettacolo di cabaret organizzato ai magnifici giardini. Hanno parlato con un po’di ragazzi con cui stringere una bella amicizia!
Mario Miranna
Licia Provenzano

La commozione dopo la proiezione del film "Placido Rizzotto"

La locandina del film "Placido Rizzotto"

Il 25 agosto 2005 un gruppo di ragazzi toscani venuti a lavorare nella cooperativa “lavoro e non solo” hanno raccolto molto pomodoro. Il pomeriggio,mentre Calogero e Maurizio sono andati a fare un sopralluogo per l’indomani, i ragazzi hanno visto il film “Placido Rizzotto”. Molti di loro si sono commossi e alla fine del film è partito un applauso spontaneo.Dopo il film c’è stato un dibattito al quale ha partecipato anche Dino Paternostro, che ha raccontato la storia del movimento contadino. Dopo il dibattito Maurizio gli ha raccontato che durante il sopralluogo hanno scoperto che il padre e la sorella dicevano che la foiba in cui era morto Placido Rizzotto era un po’ più in basso mentre i poliziotti dicevano che la foiba di Placido Rizzotto era un po’ più in alto e non si poteva raggiungere. Domani i ragazzi andranno alla Rocca Busambra a piedi.
Vincent Giacopello

Roberto Sabatino

L'omaggio al colonnello Russo, assassinato dalla mafia

Il 20 agosto del 2005 sono arrivati dei ragazzi toscani per partecipare al lavoro di gruppo ai campi di Corleone. Da Firenze sono arrivati prima col treno e poi con la nave. Una volta qui si sono recati alla palestra comunale ”PIO LA TORRE”; non avevano però una base operativa ma per fortuna c’era la Camera del lavoro “PLACIDO RIZZOTTO”. Li c’era il segretario della camera, Dino Paternostro, che ha messo a loro disposizione una sala molto significativa perché c’era una grande foto che raffigurava i giudici Falcone e Borsellino, Placido Rizzotto e Bernardino Verro. Dopo la cena a base di carne, sono iniziate ufficialmente le operazioni e per rendere omaggio al colonnello Giuseppe Russo. Il motivo del suo omicidio è stato solo per aver iniziato a indagare sulla mafia “corleonese” che stava facendo affari d’oro con i lavori per la diga Garcia. Quindi, i ragazzi hanno iniziato i lavori nei campi confiscati: tutto sommato era una bella campagna soprattutto perché era vicino al Palazzo Reale che ospiterà una statua in memoria del tragico attentato del 20 agosto 1977.
Emanuele Pomilla Marino 

I pomodori di Corleone con la vitamina "L"

Il 20 Agosto del 2005 sono arrivati a Corleone alcuni ragazzi dalla Toscana,per poi alloggiare alla palestra comunale “Pio La Torre”. Dopo aver incontrato il segretario della Camera del Lavoro, Dino Paternostro, che ha fatto visitare la sede del sindacato con dei poster significativi come quello di Falcone e Borsellino, Placido Rizzotto, Bernardino Verro e tanti altri “eroi” siciliani, i ragazzi erano molto felici di essere arrivati qui: si sentivano a casa loro!

Cento cassette di pomodori nel paese delle cento chiese

I volontari dei campi di lavoro con le cassette di pomodoro
Dalla lettura di questa pagina di diario notiamo cosa pensano di una giornata di lavoro a Corleone i ragazzi della Toscana. Questa/o ragazza/o descrive una giornata alla cooperativa “Lavoro e non solo”. Una mattina si sveglia alle 6.00 perché era il primo giorno di lavoro sui campi ed in 14 persone dovevano raccogliere 100 cassette di pomodori. Questo perché un pomodorificio il giorno prima aveva contattato la cooperativa chiedendo pomodori perché li avevano finiti. Per la cooperativa era un’occasione vendere i propri prodotti; infatti accettarono. Pur se non dovevano lavorare la domenica, per la cooperativa l’hanno fatto.  Appena finito di lavorare hanno pranzato con i ragazzi dell’AGESCI ed hanno assaggiato i cannoli siciliani offerti da Salvatore. Nel pomeriggio sono andati in una delle cento chiese di Corleone. Una ragazza ha visto un banco in chiesa su cui era scritto Dott. Michele Navarra: il capomafia dei corleonesi all’epoca di Placido Rizzotto. Prima di cena sono tornati alla cooperativa e si sono presentati. Si sono organizzati e adesso sono pronti per una nuova giornata !
Claudio Orlando
Carlo Gennaro

Corleone, la raccolta differenziata dei rifiuti col sistema del "porta a porta"

Lunedì 13 Gennaio 2014 è partita l’attesa raccolta differenziata “porta a porta” del comune di Corleone. Giorno per giorno i collaboratori del comune passano di porta in porta per ritirare il sacchetto contenente i rifiuti.
 I giorni stabiliti sono i seguenti:
ORGANICO: Lunedì- Giovedì- Sabato.
PLASTICA: Martedì.
CARTA E CARTONE: Mercoledì.
VETRO E LATTINE: Mercoledì.
SECCO NON RICICLABILE: Venerdì.
La Domenica non si effettua nessuna raccolta.
Per i residenti in periferia e nella Frazione di Ficuzza sono disponibili mini isole ecologiche. I residenti in periferia sono tenuti allo smaltimento dell’organico attraverso le compostiere domestiche, che andranno collocate nel proprio terreno. 

Le tipologie di rifiuti da riciclare

A Corleone da pochi mesi si applica la raccolta differenziata. I cittadini non devono andare a gettare l’immondizia nei cassonetti ma selezionarla secondo la tipologia e metterla, il giorno stabilito, davanti la porta,dove passano gli addetti alla raccolta. Uno dei materiali da riciclare è la carta. La carta è fatta di cellulosa è può essere riciclata. Nel riciclaggio della carta vi sono procedure per l’eliminazione dell’ inchiostro che devono essere applicate. La raccolta differenziata della carta è importante in un’ ottica di risparmio delle risorse ambientali. I tipi di carta non adatti alla raccolta sono: - tutti i materiali non cellulosici,i contenitori di prodotti pericolosi - carte sintetiche - carte termiche - carte speciali come la carta chimica dei fax.

Le diverse tipologie di rifiuti

A Corleone, il 10 Gennaio di quest’anno, è cominciata la raccolta differenziata”porta a porta”. Mentre negli altri paesi era più o meno conosciuta, nel nostro paese, per molte persone era quasi sconosciuta. In Europa la raccolta differenziata fu imposta a tutto il territorio della “CEE” dalla direttiva 75/442 del 1975. Nel 2009 è stato obbligato a tutti i comuni di raccogliere in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti. In Italia esistono molti comuni che ottengono risultati superiori al 80% di materiali differenziati.
I problemi ecologici rendono difficile reperire aree per discariche di tipo tradizionale, nelle quali immettere materiali di tutti i generi. Il riciclaggio dei rifiuti consente importanti risparmi di energia e di materie prime.Scopo finale delle norme nazionali e regionali è di ridurre quanto più possibile la quantità di rifiuti. Un contenitore utilizzato comunemente è la”campana” la cui forma ricorda la classica campana di bronzo che vediamo nei campanili delle chiese. Nella raccolta differenziata ”porta a porta” sono gli incaricati del servizio che passano a domicilio per ritirare i rifiuti. I rifiuti differenziabili differiscono da quelli indifferenziati per caratteristiche proprie di riciclabilità o meno.

La raccolta differenziata a Corleone: ma ancora quanta inciviltà!

I rifiuti indifferenziati vicino al cimitero
La raccolta differenziata è sicuramente un argomento di fondamentale importanza a Corleone. Ma non sempre tutti i cittadini hanno  consapevolezza di ciò e per questo motivo non  rispettano le norme che la regolano. Ad esempio alcuni non seguono perfettamente le regole e in diverse zone possiamo trovare sacchi di immondizia indifferenziata, delle vere e proprie discariche all’aperto. Gli oggetti presenti in queste “discariche” sono svariati: divani vecchi, televisioni rotti, frigoriferi non funzionanti e tanti altri rottami vari… La raccolta differenziata è stata inserita nel nostro paese il 10 Gennaio 2014 e da quel giorno qualcosa un po’ è cambiata; nei giorni stabiliti passano gli addetti per ritirare le varie tipologie di rifiuti.  Abbiamo voluto parlare di questo argomento per affrontare alcuni problemi di “ inciviltà” che sussistono ancora ora nel nostro paese, ma che fortunatamente stanno diminuendo. La decisione del comune di Corleone di avviare la raccolta differenziata “porta a porta”  è servita  anche a dare una svolta decisiva su questo settore così importante per la vita cittadina.
Marta Di Frisco
Letizia Provenzano
Pietro Cannella

Raccolta differenziata: lo scopo è ridurre la quantità di rifiuti non riciclabile

Lo scopo delle norme nazionali è ridurre il più possibile la quantità di rifiuti non riciclabile da portare in discarica e, recuperare, mediante il riciclaggio, dei rifiuti che divengono così fonte di ricchezza e non più di inquinamento. Quando la raccolta differenziata viene condotta in strada, i cittadini devono conferire i loro rifiuti in contenitori presenti sul marciapiede. Differenziando la tipologia dei rifiuti, sono necessari anche diversi tipi di contenitori. Il contenitore più utilizzato è la “campana” la cui forma ricorda proprio la classica campana di bronzo. A differenza del cassonetto, la campana viene svuotata dal basso, sollevandola e aprendo la base inferiore con un comando meccanico situato accanto al gancio di sollevamento. A Corleone la raccolta differenziata è fatta col sistema del “porta a porta”, che non prevede l’uso del cassonetto, perché sono gli operatori a ritirare ogni giorno la tipologia di rifiuti prevista nell’ordinanza del sindaco. 

Giobbe Melodoro
Simone Cancemi

Corleone. L'ordinanza sindacale che istituisce la raccolta differenziata dei rifiuti "porta a porta"

Nell’ordinanza n° 1 del 10 Gennaio 2014 del sindaco di Corleone si legge l’entrata in vigore della raccolta differenziata “Porta a porta“. L’ utilizzo della raccolta porta a porta dovrà essere rispettato sia da tutte le utenze domestiche sia dalle utenze non domestiche (scuole, uffici pubblici e privati, attività commerciali, ecc …). L’ordinanza del sindaco prevede le varie tipologie e  metodologie di rifiuti.

Placido Rizzotto, un eroe corleonese

Placido Rizzotto

Placido Rizzotto nacque a Corleone il 2 Gennaio 1914 da Giovanna Moschitta e Carmelo Rizzotto. Morì il 10 Marzo 1948. Il padre venne arrestato per l’ accusa di associazione mafiosa. Placido durante la seconda guerra mondiale prestò servizio nel Regio Esercito. Ebbe prima il grado di caporale, poi di caporal maggiore e infine di sergente. Dopo l’armistizio dell’otto settembre si unì ai partigiani. Al termine della guerra rientrò a Corleone e iniziò la sua attività politica e sindacale. Fu un esponente molto importante del Partito Socialista Italiano e della CGIL. Il 10 Marzo 1948 fu rapito e assassinato dalla mafia. Ci fu un pastorello, Giuseppe Letizia, che assistette alla scena. Venne ucciso pure lui dal boss mafioso e dottore Michele Navarra, il quale era anche il mandante del delitto di Placido Rizzotto. Le indagini sull’omicidio furono condotte da Carlo Alberto Dalla Chiesa. Per questo delitto vennero arrestati Vincenzo Collura e Pasquale Criscione, che ammisero di aver preso parte al rapimento di Placido Rizzotto insieme a Luciano Liggio.  Ma poi ritrattarono le confessioni e in tribunale furono assolti per insufficienza di prove.

La Polizia ha identificato i resti di Placido Rizzotto ritrovati a Rocca Busambra

Il ritrovamento dei resti di Rizzotto
Finalmente dopo 64 anni la polizia scientifica di Palermo è riuscita a identificare il corpo di Placido Rizzotto, grazie al DNA dello scheletro trovato in una foiba di Roccabusambra a Corleone. Fu ucciso il 10 marzo 1948 dal boss Luciano Liggio di Corleone. La famiglia Rizzotto per tanti anni ha fatto appelli per chiedere di far luce sulla scomparsa dei resti che erano stati recuperati nel 1949 durante le indagini condotte da Carlo Alberto Dalla Chiesa. Adesso il Dna estratto dai resti recuperati a Rocca Busambra è stato comparato con quello del padre Carmelo, morto anni fa. Placido Rizzotto fu ucciso a 34 anni, dalla mafia, per il suo impegno a favore del movimento contadino per l’occupazione delle terre. Un pastorello, Giuseppe Letizia, che assistette all’omicidio, venne ucciso dal medico-boss Michele Navarra. Il boss mafioso Luciano Liggio venne catturato nella casa di Leoluchina Sorisi, la presunta fidanzata di Rizzotto. La famiglia dopo tanti anni ha, finalmente, una tomba su cui piangere.
Chiara Marsalisi
Simona Di Puma

Vasi, un corleonese alla corte dei papi

Chiesa di San Carlo e Sant'Ambrogio
Giuseppe Vasi e stato un incisore, architetto e vedutista italiano. Giuseppe Vasi nacque il 27 agosto 1710 a Corleone. Sin da piccolo, Giuseppe, dimostrò inclinazione verso l’arte, infatti cominciò a disegnare e a dipingere all’età di 15 anni. Si suppone che abbia imparato le sue tecniche di incisione nel collegio “carolino” di Palermo, nel quale in un primo momento aveva intrapreso la strada per diventare sacerdote. Ma poi cambiò idea e decise di dedicarsi all’arte, diventando incisore. Si trasferì a Roma, alla corte dei papi, dove scolpì: ”il porto di Ancona” del 1738, ”S. Giovanni” del 1741, ”S. Maria Maggiore” e la”Cattedrale di Brescia”del 1742. Nel 1746 eseguì le 5 stampe del palazzo Farnese di Caprola e l’apparato eretto in S. Pietro. Dal 1747 al 1761 lavorò alle sue opere più importanti: ”i dieci libri delle Magnificenze di Roma”. Morì il 16 Aprile 1782 a Roma e venne sepolto nella chiesa di S. Gregorio a Ponte Quattro Capi.
Vincent Giacopello

Bernardino Verro, il primo sindaco socialista di Corleone

Bernardino Verro
Bernardino Verro nacque a Corleone il 3 Luglio 1866. Da giovane, aveva fondato un circolo giovanile: "La Nuova età" di tendenze repubblicane. Poi aderì al Partito Socialista e diede vita ai Fasci Siciliani. Organizzò imponenti scioperi con risultati favorevoli ai lavoratori. Il 30 Luglio 1893, durante il primo Congresso dei Fasci della provincia di Palermo, svoltosi a Corleone, vennero approvati i nuovi patti agrari conosciuti come i “Patti di Corleone”. Questa situazione produsse la reazione dello Stato e dei grandi latifondisti protetti dalla mafia. E’ stato più volte arrestato e processato, soffrì il carcere e l'esilio. Ma nonostante tutto Verro ritornò sempre a combattere a fianco dei contadini, ottenendo molti successi: il riconoscimento del patto di mezzadria; tanti vantaggi economici per i braccianti e gli impiegati annuali e lo sviluppo delle cooperative di consumo e di produzione.

Un grande pittore corleonese: Pippo Rizzo

Pippo Rizzo
Pippo Rizzo è nato a Corleone il 6 Gennaio 1897, da famiglia di artisti. Diplomatosi all’accademia delle belle arti di Palermo, aderì al futurismo. I suoi lavori sono stati esposti alle Biennali di Venezia: nel 1926 Lampi e Futurismo e Fascismo; nel 1927 è presente alla Promotrice di Torino; nel 1928 Foot-ball, nel 1930 Anno VIII, Lavoro dei campi, la dittatura del grano, Verso sera, Campagna, Donna con chitarra, Figura alla finestra, Autoritratto. Tra i suoi allievi ricordiamo soprattutto Renato Guttuso, che debuttò in una Mostra a Palermo nel 1929. Successivamente Pippo se ne andò a vivere in convento, sotto la protezione di Fra ’ Tommaso, e qui trovò anche l’amore, Maria Carramausa, che il 5 Dicembre 1924, divenne sua moglie ed ebbero 2 figlie: Elica ed Alba. In uno dei suoi articoli, Dino Paternostro ci dice che Pippo Rizzo, amava scrivere con qualunque oggetto avesse a disposizione.