mercoledì 14 maggio 2014

Corleone, il gemellaggio. Il pranzo-buffet con i cibi tipici della nostra terra


Il pranzo-buffet
Il primo  aprile gli alunni della scuola media di Montemurlo, con cui eravamo gemellati, sono venuti qui a corleone e sono andati ad abitare nella casa Caponnetto, un edificio confiscato alla mafia. Noi ragazzi di Corleone il pomeriggio li abbiamo raggiunti alla casa Caponnetto situata in via Francesco Crispi. Abbiamo fatto qualche foto insieme a loro e poi li abbiamo condotti al comune di Corleone, dove il sindaco Lea Savona ci ha accolto nella sua sala e ci ha parlato dell’importanza di questo progetto che ha visto coinvolte le classi terze della scuola media di Corleone e le classi terze della scuola media di alcuni paesi della Toscana. Il sindaco ha detto anche di essere orgogliosa del suo paese e dei suoi abitanti, soprattutto di noi ragazzi che con le nostre attività abbiamo fatto conoscere il nostro paese in maniera diversa di come di solito viene conosciuto.
Successivamente siamo andati a visitare la Chiesa Madre situata vicino al comune, dove la nostra insegnante Maria La Neve ha spiegato ai ragazzi toscani la storia della chiesa e dei santi presenti nel suo interno. Dopo di che siamo andati alla villa comunale dove un alunno della 3 B ha illustrato la sua storia. Infine noi ragazzi di Corleone siamo andati a casa mentre loro sono tornati alla casa Caponnetto.
La sera, dopo cena siamo andati a trovarli e insieme abbiamo visto un documentario sull’arresto di Bernardo Provenzano, dopo abbiamo mangiato patatine, popcorn e abbiamo discusso a lungo con i ragazzi di Montemurlo, prendendo confidenza e facendo amicizia. L’indomani gli alunni della classe 3 D sono andati ad accompagnarli alla bottega della legalità, dove i compagni della Toscana hanno comprato dei prodotti tipici corleonesi provenienti dalle terre confiscate alla mafia: passata di pomodoro, legumi, pasta ecc… Nel frattempo noi qui a scuola abbiamo organizzato un pranzo-buffet con i nostri cibi tipici per far gustare loro alcune ricette che avevamo fatto conoscere tramite web, come le schiacciate , lo sfingione, la pizza, la sfinge, i cannoli, le pecorelle pasquali ecc… Successivamente ci sono stati due balletti nel campetto della nostra scuola: uno in cui eravamo vestiti con gli abiti tipici siciliani e un altro un po’ più movimentato, dove abbiamo coinvolto i ragazzi della Toscana a ballare insieme a noi. Nel breve tempo in cui noi ci siamo andati a cambiare per fare il secondo balletto, la professoressa Pocorobba, l’artefice del balletto, ha movimentato il momento facendo ballare tutti con delle canzoni tipiche siciliane. Alla fine di tutto possiamo dire che è stata una bella esperienza!
Helena Mondello
Licia Provenzano

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