L'ingresso della foiba di Rocca Busambra |
Leggendo una
pagina di diario dei ragazzi della Toscana, abbiamo capito che lavorare nei
campi confiscati dalla mafia è abbastanza pesante. In questa pagina si parla
della giornata trascorsa a Rocca Busambra per deporre le due targhe sulla foiba
dove fu buttato il cadavere di Placido Rizzotto, 57 anni fa. I ragazzi della
Toscana insieme ai segretari della Camera del Lavoro di Corleone e della
Toscana e all’ex sindaco di Corleone Pippo Cipriani, sono andati sul posto
arrampicandosi su rocce, camminando a piedi o stando in piedi dietro il
camioncino della Cooperativa Non Solo, sventolando le bandiere dell’ ARCI e
della CGIL.
Arrivati lì
Alfio Foti ha fatto ricordare alcune persone morte a Firenze nella strage di
via dei Georgofili. Poi furono prese delle manciate di terra e gettate dentro
la foiba per ricongiungere Placido alla sua lotta e per dimostrare che le sue
lotte non sono state vane.
Questo gesto
fu fatto per affermare che la memoria aiuta a non smarrire i sogni e vince i
buchi neri della violenza e della morte. Nel pomeriggio sono stati a Camporeale,
ospitati dalla comunità e dal sindaco Nicola Maenza che lavora e si batte contro la mafia da un
paese del corleonese, che ha visto 19 persone morte ammazzate dalla mafia e 4
“lupare bianche” cioè scomparse nel nulla. All’incontro c’era anche il gruppo
scout dell’Agesci di Camporeale, a cui hanno bruciato la porta della sede. Hanno
cenato insieme e si sono divertiti tanto. Dopo la cena un gruppo di ragazzi ha
fatto un bellissimo spettacolo teatrale: la parodia di Hansel e Gretel.
Michela Russo Diesi
Simona Di Puma
Chiara Marsalisi
Alessia Salemi
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